L'Europa intende aprire gradualmente tutte le sue frontiere interne tra 15 giugno e 1° luglio.
L'Italia fa scuola
L'Italia è senza dubbio uno dei Paesi europei più duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19. Eppure è il primo Paese ad aprire le frontiere ai turisti europei. Questa decisione, presa il 3 giugno, è giustificata dal desiderio degli italiani di ristabilire una vita sociale che era stata danneggiata dal Coronavirus. È anche un'opportunità per il Paese di rilanciare la propria economia.
Il Belgio prevede di
Sebbene tutti i Paesi europei siano favorevoli alla ripresa delle attività transfrontaliere, va notato che ognuno di essi si muove al proprio ritmo. È il caso del Belgio, che da oggi, lunedì 15 giugno 2020, opta per la riapertura totale delle frontiere con i Paesi del continente europeo.
La Francia si allinea alla politica belga
Seguendo l'esempio belga, Emmanuel Macron ha informato i cittadini francesi che da oggi le frontiere della Francia saranno aperte agli altri Paesi dell'UE.
Grecia pronta anche per oggi
La Grecia, colpita solo marginalmente dalla COVID-19 ma duramente colpita dal punto di vista economico, si prepara attivamente ad accogliere i turisti europei a partire da oggi. Per il momento, gli aeroporti di Atene e Salonicco saranno gli unici autorizzati a ricevere voli da una trentina di Paesi europei (tra cui Francia, Regno Unito e Italia). Gli arrivi via mare inizieranno il 1° luglio.
La Spagna ritarda la sua apertura
La penisola iberica non prevede l'apertura prima del 21 giugno. Le misure di accoglienza dei turisti non sono ancora state definite.
Il Regno Unito rimane cauto
Nonostante le frontiere intraeuropee siano aperte dall'8 giugno, il Regno Unito si riserva il diritto di applicare un controllo obbligatorio di quattro settimane ai viaggiatori stranieri. Questa misura dovrebbe cambiare ogni tre settimane.
La riapertura delle frontiere esterne dell'UE si fa attendere da tempo
Le frontiere esterne dell'Unione europea rimarranno chiuse fino al 1° luglio.
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