Giovedì 10 agosto, il Mali ha annunciato la sospensione del rilascio dei visti ai cittadini francesi dai suoi servizi consolari. Questa decisione fa seguito alla recente classificazione dell'intero Mali come zona rossa da parte delle autorità francesi, che hanno formalmente sconsigliato ai viaggiatori di recarvisi.
Una situazione tesa tra i due Paesi
Il Ministero degli Affari Esteri maliano afferma di far valere il principio di reciprocità e di "si rammarica della misura unilaterale francese".. Tuttavia, il Quai d'Orsay non ha confermato di aver sospeso il rilascio dei visti ai maliani. La situazione di tensione tra i due Paesi è dovuta anche al rischio di rapimenti e all'insicurezza generale in Mali, oltre che alla diffusione del jihadismo nella regione.
Classificazione francese delle zone di pericolo
In precedenza, la capitale del Mali si trovava nella zona arancione, un'area vietata a meno che non ci fosse un motivo imperativo per farlo, mentre il resto del Paese era nella zona rossa. La decisione francese di collocare l'intero Mali in una zona rossa è stata una sorpresa per il Ministero degli Affari Esteri maliano.
Conseguenze per le relazioni tra Francia e Mali
La sospensione reciproca del rilascio dei visti ai cittadini dei due Paesi da parte dei rispettivi servizi consolari a Bamako e a Parigi testimonia una deterioramento delle relazioni bilaterali e regionali tra Francia e Mali. Questa situazione potrebbe avere conseguenze sugli sforzi di sicurezza congiunti, in particolare nella lotta al terrorismo jihadista nella regione.
Cooperazione militare e di sicurezza essenziale
Le forze francesi sono presenti in Mali dal 2013 per sostenere le autorità maliane nella lotta contro i gruppi terroristici che controllano il nord del Paese. L'operazione Barkhane a guida francese è dispiegata anche in altri Paesi del Sahel, tra cui il Ciad, per combattere i gruppi jihadisti locali.
La Francia ha inoltre partecipato attivamente all'addestramento dell'esercito maliano per migliorarne la capacità di garantire la sicurezza sul territorio e combattere i gruppi terroristici.
« India e Sri Lanka vogliono un ponte per collegare i due Paesi Un nuovo aeroporto internazionale a Tulum nel 2024 »