La Commissione europea ha distribuito agli Stati membri dell'UE un nuovo quadro di riferimento volto a semplificare e accelerare le procedure di rilascio del visto Schengen per i cittadini turchiL'annuncio è stato fatto il 18 luglio dal Ministro del Commercio turco, Omer Bolat. Si tratta di una decisione importante dopo anni di sfide affrontate dai cittadini turchi per ottenere questi visti.
Un sistema progressivo per i visti a lungo termine
La nuova procedura introduce un sistema progressivo consentendo ai cittadini turchi di ottenere visti Schengen a lungo termine e ad ingresso multiplo. Secondo il Ministro Bolat, i richiedenti che sono già stati in possesso di un visto, hanno viaggiato regolarmente nell'Unione Europea e sono tornati in Turchia senza commettere reati, potranno beneficiare di periodi di visto sempre più lunghi: Inizialmente fino a sei mesi, poi un anno, 2 anni e potenzialmente fino a 3 e 5 anni nelle fasi successive.. Il Ministero degli Affari Esteri turco ha accolto questa decisione di attuazione, datata 15 luglio 2025, come un miglioramento del regime dei visti Schengen.
Il Ministro Bolat ha riconosciuto la difficoltà persistenti I cittadini turchi, tra cui studenti, accademici, imprenditori e professionisti come ingegneri e tecnici, hanno sottolineato l'impatto delle pratiche restrittive degli ultimi anni. Ankara ha costantemente sollevato questo problema con le autorità dell'Unione Europea, anche in occasione dell'ultimo ciclo di negoziati del Dialogo Commerciale di Alto Livello Turchia-UE, tenutosi il 1° luglio ad Ankara. È stato durante queste discussioni che i rappresentanti della Commissione Europea hanno annunciato la preparazione di questo nuovo meccanismo.
Una spinta per il turismo e il commercio
Questa riforma fa parte di un approccio più ampio dell'Unione Europea per Aumentare la domanda di viaggi dopo la pandemia e rendere l'area Schengen più aperta e attraente. I dati ufficiali della Commissione europea rivelano un 13,6 % di aumento delle richieste di visto e 18 % di aumento degli arrivi di visitatori in Europa entro l'inizio del 2025.. Nel 2024, sono stati concessi più di 9,7 milioni di visti Schengen, di cui più della metà erano visti per ingressi multipli, e il tasso di rifiuto è sceso da 16 % nel 2023 a 14,8 % nel 2024.
La Turchia è uno dei principali Paesi candidati, con 1.173.917 applicazioni nel 2024. In particolare, più di 993.000 domande turche sono state approvate con un tasso di successo dell'85 %. Questo visto mira a rafforzare la fiducia e a rendere l'Europa una destinazione preferita da turisti e professionisti. Le riforme sono considerate particolarmente interessanti per gli studenti, i nomadi digitali e i viaggiatori d'affari.
La decisione ha provocato reazioni contrastanti sui forum di discussione online. Alcuni l'hanno salutata come una "notizie eccellenti" e ha evidenziato il rifiuti "ridicoli precedentemente incontrati da professionisti e accademici. Altri, invece, hanno espresso dubbi, ritenendo che la Turchia non sia sufficientemente integrata nell'Europa o che addirittura se ne stia allontanando.. Le voci hanno anche denunciato il "razzismo" percepito dietro le politiche restrittive sui visti. Un punto di vista ha sottolineato che i rifiuti passati non hanno impedito ai cittadini turchi di continuare a richiedere viaggi di breve durata.
Nonostante queste differenze, il Ministro degli Esteri turco ha affermato la volontà della Turchia di continuare a impegnarsi con le istituzioni europee per migliorare la procedura di richiesta dei visti Schengen.

Un contesto più ampio di facilitazione dei visti
Queste agevolazioni per la Turchia fanno parte di una tendenza generale. L'UE ha anche firmato accordi di facilitazione dei visti con 13 altri Paesi per soggiorni di breve duratatra cui Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Georgia, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Ucraina, offrendo commissioni più basse e un'elaborazione più rapida.
Inoltre, la Grecia e l'Italia hanno proposto la creazione di una visto Schengen unificato per rendere più facile viaggiare tra diversi Paesi dell'UE con un unico permesso, un'idea che ha ricevuto un forte sostegno.
Con la piena integrazione della Bulgaria e della Romania nell'area Schengen, il 1° gennaio 2025.Portando il numero di Paesi partecipanti a 29, e con Cipro che si prepara ad aderire in futuro, l'area Schengen aspira a diventare un "mercato unico europeo". un corridoio globale ancora più aperto e interconnesso per i viaggiatori di tutto il mondo.
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