La Kenya Revenue Authority (KRA) ha emanato una direttiva per tassare gli oggetti personali e domestici di valore pari o superiore a 500 dollari (75.000 KSH), sia nuovo che usatoportate dai turisti che visitano il Paese.
Questa decisione ha suscitato forti proteste da parte di legislatori e cittadini kenioti. La Commissione per la Difesa e le Relazioni Esterne dell'Assemblea Nazionale ha espresso la preoccupazione che la direttiva venisse usata impropriamente da alcuni funzionari della KRA per molestare i turisti, danneggiando così la reputazione del Paese.
Il presidente della commissione Nelson Koech ha affermato che il Kenya dovrebbe invece concentrarsi sull'aumento del numero di turisti. Ha aggiunto che, sebbene le restrizioni sulle merci siano applicate in tutto il mondo, questo non dovrebbe essere un pretesto per intimidire o molestare i passeggeri o per invadere la privacy dei turisti.
Tassare gli effetti personali dei turisti: una misura difficile da attuare?
L'approccio sorprendente della KRA ha sollevato una serie di interrogativi, sia all'interno del Paese che all'estero, in quanto potrebbe apparire difficile da attuare e, soprattutto, da gestire correttamente in futuro. Dopo ilsenza visto per tuttiSecondo le recenti dichiarazioni delle autorità fiscali keniote, si potrebbe ora passare a una politica di "viaggi senza visto", volta ad attirare i viaggiatori africani senza visto.tasse per tutti"Questo potrebbe scoraggiare i futuri visitatori, anche se non è stata annunciata alcuna tariffa.
- Come controllare efficacemente i beni portati dai turisti? Come promuoverli?
- Che impatto avrebbe questa misura deterrente sul turismo?
- Come possiamo garantire che la direttiva fiscale sia attuata in modo equo e corretto?
Un semplice esempio Portare in viaggio computer, smartphone e tablet potrebbe essere costoso. Resta da vedere se la direttiva verrà effettivamente approvata... e applicata.
Compilare un file da ETA Kenia « Avete sentito parlare del passaporto delle isole Ponant? L'Australia offre visti a Tuvalu per combattere le sfide del cambiamento climatico »